Come smettere di procrastinare.
Come smettere di procrastinare: partiamo dai perché!
È un’abitudine assai nota, quella di rimandare un impegno, lo studio, un progetto di lavoro importante, la mail che dovevi assolutamente inviare… La procrastinazione può diventare un problema quando si traduce in una sorta di immobilità che ci fa regredire. Le scadenze si accumulano e così anche lo stress, l’ansia e l’insoddisfazione aumentano di ora in ora.
Ad ognuno il suo metodo di procrastinazione…
Ci sono modi e modi di posticipare, anche se possiamo suddividerli in due macro categorie: la procrastinazione cronica e quella momentanea.
La prima è una forma che si è sedimentata dentro di noi a causa di una serie di cattive abitudini. Poca organizzazione, mancanza di obiettivi, insoddisfazione generale per quello che si fa. Questi in genere sono casi in cui oltre all’aspetto organizzativo, manca una vera e propria mappa che guidi l’agire quotidiano. È come se stessimo vagando ad occhi chiusi senza una meta, sostando qua e là in attesa di un segnale esterno che ci indichi la via da seguire. Queste situazioni, tendenzialmente, sono dovute ad una mancata aderenza tra le proprie aspirazioni e ciò che realmente si sta facendo. Insomma, se continuiamo a rimandare le cose, probabilmente non stiamo facendo ciò che desideriamo veramente. Nel lavoro, nelle relazioni e in ogni aspetto della quotidianità, agire in sintonia con i sogni e i desideri è una cosa assai importante per poter vivere una vita soddisfacente. Vale la pena rifletterci e prendere delle decisioni quando in cuor proprio si sente che la motivazione non è supportata da una sana dose di entusiasmo per ciò che si fa.
Come risolvere la procrastinazione temporanea.
Il secondo caso invece, può essere dettato da una serie di cause momentanee che possono essere migliorate con queste semplici mosse:
– Fermati a riflettere su come stai gestendo il tuo tempo: il nostro corpo è programmato meglio di quanto pensiamo e spesso ci lancia dei segnali chiari: si prende delle pause anche senza il nostro volere. Lavorare o studiare incessantemente durante il giorno e nei week-end, porta inesorabilmente ad un consumo energetico sopra la soglia se fatto per periodi troppo lunghi. Le conseguenze? Scarsa concentrazione, nervosismo, lentezza nel fare le cose, scarsa lucidità e… procrastinazione.
– Pensa ad un piano B: fai un elenco delle tue aspirazioni e mettile a confronto con ciò che stai facendo ora. Se differiscono troppo significa che potresti essere nel punto di dover pensare ad una strada alternativa. Un cambio di lavoro, oppure la richiesta di un nuovo ruolo o di progetti più affini alle tue volontà. Attenzione, rimandare alla prima difficoltà non vale! Prima di cambiare strada valuta se sei davanti ad un ostacolo passeggero o se realmente è giunto il momento di dare una svolta.
– Cerca il filo conduttore: in ogni lavoro ci sono delle attività che non si vorrebbero mai fare… Sono quelle che tendenzialmente rimandiamo o facciamo svogliatamente. Non c’è lavoro al mondo che non rientri in questa categoria, per cui l’unica soluzione è avere una visione che ci aiuti a mettere quel preciso aspetto in un insieme dove pesano di più i fattori positivi. Legare tutto ciò che fai, trovandone il “fil rouge” diventa un metodo utile per ridare utilità anche a quello che non ci piace.
– Affronta la paura: quante volte abbiamo rimandato per timore di ricevere un no o di fare errori? La paura va ascoltata, perché da sempre è un segnale del nostro corpo che ci indica un pericolo. Tuttavia possiamo comprenderla e affrontarla per evitare di rimanere sopraffatti. Possiamo imparare ad agire nonostante la paura, troveremo sempre riposte utili e probabilmente ci renderemo conto che il timore era solo una grande costruzione di pensieri svaniti davanti all’agire.
Puoi continuare a posticipare o scegliere la strada del fare, di sicuro scegliendo la seconda alternativa potrai vivere una vita senza rimpianti e ricca di esperienze costruttive.