Come coltivare la propria resilienza

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Come coltivare la propria resilienza.

È ormai passato oltre un anno dall’inizio della pandemia mondiale e se inizialmente il sentimento principale era la paura, ora le emozioni emerse sono molto più numerose. Il cambio della routine, le restrizioni della libertà personale, la scarsa prevedibilità del contagio, il timore di un nemico invisibile, sono tutti fattori che minano non solo la salute fisica, ma anche quella psicologica.

Non è pensabile cambiare gli eventi, ma è possibile esercitare un controllo sulla reazione.

Questo atteggiamento attivo di fronte alle difficoltà, è stato da molti studiosi riassunto e indicato nella parola resilienza.

 Che cos’è la resilienza?

Non esiste una definizione univoca, ma tutte le definizioni condividono il concetto di resistenza alle avversità.

La resilienza è un processo dinamico tra un individuo e l’ambiente. Anche se l’ambiente cambia a seguito di alcuni eventi, la persona ha le capacità di adattarsi positivamente al nuovo sistema.

 Più precisamente in psicologia la resilienza è la capacità di gestire in modo positivo gli eventi traumatici.

Non è una caratteristica innata o un tratto della personalità che hanno solamente alcune persone, bensì un allenamento, che chiunque può imparare e sviluppare, e che implica l’esercitazione di comportamenti, pensieri e azioni propositive.

 Cosa influenza la nostra capacità di resilienza?

Numerosi studi indicano che la miglior palestra per la propria resilienza – di conseguenza una metodologia per fronteggiare lo stress – è quella di mantenere una routine sana, che significa gestire la quotidianità con abitudini self-care (cura di sé).

Avere delle abitudini sane, non significa porsi un’infinità di obbiettivi, ma rispettare delle linee guida giornaliere, come:

  • alzarsi sempre alla stessa ora,
  • curare l’alimentazione,
  • vestirsi, pettinarsi e truccarsi anche se si lavora da casa,
  • fare esercizio fisico,
  • dormire e riposarsi regolarmente.

Avere una routine sana aiuta ad allenare il pensiero positivo. Ci sono ulteriori comportamenti volti a rafforzare la propria capacità di resilienza, che se consolidati hanno un importante ruolo di prevenzione nei periodi di stress.

Alcuni consigli per migliorare il proprio pensiero positivo.

  • Dividere i problemi in problemi minori. Suddividere le difficoltà permette di gestirle con maggiore efficacia, così facendo l’ostacolo non è più percepito come insormontabile, ma potrete affrontarlo senza lasciarvi intimorire.
  • Può sembrare banale, ma raccontare e condividere i pensieri, è un passo fondamentale per non sentirsi soli nei momenti difficili. Parlare e confessare le proprie paure, toglie alle paure stesse il potere che hanno, inoltre proprio grazie al confronto con le altre persone potreste trovare una strategia per affrontare i problemi che vi assillano.
  • Aiutare gli altri. Impegnarsi in attività sociali e altruistiche è un comportamento che aiuta il benessere psicologico e la capacità di resilienza, infatti sentirsi utili fa bene doppiamente, sia a chi riceve l’aiuto sia a chi lo compie. Il senso di utilità è un sentimento appagante.
  • Dedicarsi del tempo. È fondamentale per non essere trascinati dagli eventi e per riuscire a controllarli. Ritagliatevi del tempo ogni giorno per: leggere, studiare, sperimentare nuovi hobbies o ricercare delle modalità di rilassamento. Queste azioni vi porteranno a non dimenticarvi di voi.

 La resilienza è un cambio di prospettiva.

Uno dei preconcetti più pericolosi che si possono avere nella vita, è credere che essa debba essere sempre lineare e senza nessun intoppo o difficoltà alcuna. Questo punto di vista è piuttosto utopico e irrealistico, giacché sono molti di più gli eventi che non vanno secondo i nostri piani, che quelli che li seguono pedissequamente. Cambiare prospettiva significa preventivare che possano esserci degli ostacoli, che blocchino o rallentino il nostro percorso. Quando gli eventi negativi sono vissuti non come una sconfitta personale, ma come una lezione di vita, allora essi possono diventare insegnamenti da cui attingere per il futuro. Trovare una lettura positiva dei momenti più critici vi permetterà di non spezzavi, ma di resistere anche alle complessità della vita, mantenendo le redini della vostra esistenza.

 

Essere resilienti significa accettare di essere vulnerabili, ma non di essere impotenti.

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