Ansia e stress da rientro al lavoro? No, grazie.

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Ansia e stress da rientro al lavoro? No, grazie.

Il ritorno al lavoro non è per tutti sempre così facile e positivo. Specialmente dopo le vacanze pensando al rientro ci si ritrova in preda a sensazioni poco piacevoli come stress e ansia. Qui troverai alcuni spunti su come affrontarlo in modo sereno.

Staccare la spina: è fondamentale?

Potresti pensare di eliminare il problema alla radice e non staccare dalla routine quotidiana. Se non vado in vacanza non soffrirò nel rientrare, giusto? La risposta logica è si. C’è però da tenere conto che non staccare può diventare controproducente. Il nostro cervello non è programmato per sostenere periodi di stress prolungati nel tempo. Senza prenderci delle pause finiamo per commettere errori, sia nella sfera lavorativa che in quella personale. Diventiamo psicologicamente stanchi e, per quanto ci si possa impegnare, non saremo più in grado di fare agevolmente cose per cui prima impiegavamo poco tempo ed energie. Non serve necessariamente fare una vacanza di tre mesi su un’isola deserta. Basta semplicemente dedicare un po’ di tempo a sé stessi, alle proprie passioni, rinvigorire lo spirito con viaggi e paesaggi rilassanti anche non troppo distanti da casa, godere di piccoli momenti come una bella chiacchierata con chi non riusciamo a frequentare solitamente.

Stabilito quindi che ogni tanto è necessario allontanarsi dal solito tran-tran, come poter evitare lo shock del rientro?

Mantieni, riprendi o costruisci abitudini sane.

Mantenere abitudini sane è un punto chiave per stare bene tutto l’anno. Magari ultimamente hai avuto la possibilità di fare passeggiate sul lungomare, in città, in montagna. Se questo è il tuo caso: bene, continua così! Se invece hai un po’ preso il largo da queste pratiche, vedila come una chance per cambiare rotta e costruirtene di nuove. Ecco alcune dritte su cosa fare:

  • Trova il tuo equilibrio nel sonno. Tutti sappiamo che dormire troppo poco influenza negativamente la giornata. Il problema però non sono necessariamente le poche ore di sonno: il vero problema è la sua qualità. Per dormire meglio prova a non usare, per almeno un’ora prima di dormire, i vari dispositivi elettronici che ti circondano. Prova anche a creare un “rituale” fatto di azioni che ti rilassano e che puoi ripetere alla sera. In questo modo farai capire al cervello che deve spegnersi del tutto. Inoltre, cosa più importante, cerca di tenere il più possibile la giornata lavorativa fuori dai pensieri e dalle mura di casa.
  • Sfogati facendo sport. Che sia leggero o meno, fare sport scarica la tensione che abbiamo accumulato durante il giorno. In questo modo riuscirai più facilmente ad avere un buon sonno ristoratore.
    Fare attività fisica è anche una “scusa” per staccare dalle preoccupazioni del lavoro. In quella mezz’oretta puoi ascoltare musica, ascoltare podcast o audiolibri, puoi pensare a cosa fare nel weekend. Ovviamente potresti trovarti a pensare ancora al lavoro, dovresti però cercare di evitare il più possibile di farlo e di distrarti con qualcos’altro.
  • Tieni un po’ di tempo per lo svago. Come detto prima guarda un film, una serie tv, leggi un libro, fai giardinaggio, fai ciò che ti fa stare bene. Prova magari a trovare nuovi hobby che ti possano essere utili specialmente da un punto di vista psicologico e se poi giova anche al fisico, ben venga! Abbiamo tutti bisogno di un po’ di divertimento ogni tanto.

Segui un’alimentazione equilibrata.

Specialmente con la scusa delle vacanze, avrai sgarrato con qualche dolce, qualche pizza o qualche bicchiere in più del solito. Non c’è nulla di male nel concedersi qualche strappo alla regola ogni tanto ma con il ritorno al lavoro, è sempre meglio tornare ad avere un’alimentazione più equilibrata. Ecco qui tre punti fondamentali:

  • fai tutti e tre i pasti principali (colazione, pranzo e cena), senza esagerare;
  • intervalla i pasti con degli spuntini, purché sani;
  • consuma frutta e verdura, possibilmente di stagione.

E se non dovesse passare?

Se questi sintomi sono prolungati nel tempo, persistenti e/o diventano sempre più intensi è il caso di rivolgersi ai professionisti. Specialmente in questi periodi di incertezza e scompiglio una chiacchierata con chi ha studiato per anni come aiutare gli altri, non fa per niente male. Potrebbero anche bastare relativamente poche sedute per trovare la radice del problema e riuscire ad arrivare ad una soluzione. Quindi se ne senti la necessità rivolgiti a loro.

Ora che hai degli spunti da usare per il prossimo rientro, falli tuoi aggiungendone degli altri. Potrai così realizzare la tua scaletta personale per rientrare al lavoro senza troppe difficoltà.

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