Mindfulness: sai cos’è e come si pratica?
Letteralmente traducibile dall’inglese con consapevolezza, la pratica della mindfulness si è diffusa molto negli ultimi tempi. Ma sai cos’è e come funziona? Scoprilo leggendo i prossimi paragrafi.
Cos’è la pratica della mindfulness?
Questa pratica ha origine dalla filosofia buddhista secondo cui la sofferenza psicologica è derivata da una visione errata della realtà che ci circonda. Questa sofferenza può essere superata ottenendo la giusta visione della realtà del presente tramite la meditazione e la consapevolezza di noi stessi, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni per quello che sono, cioè controllabili in quanto sono tutti prodotti dalla nostra mente. Bisogna riconoscere anche gli aspetti negativi del nostro carattere e della nostra vita ma senza giudicarci. L’obbiettivo di questa pratica infatti è quello di diventare consapevoli di noi stessi nel momento presente in maniera non giudicante.
Spesso la mindfulness viene confusa come una pratica religiosa ma, nonostante abbia origine dal buddismo e richieda dei metodi di meditazione, questa prassi è separata dalla religione e viene usata in modo “scientifico” accompagnandola alle metodologie della psicoterapia tradizionale.
Perché praticare la mindfulness?
La mindfulness può aiutare le persone nella vita di tutti i giorni ma anche quando si soffre di patologie che influiscono negativamente sul benessere psicologico ed emotivo della persona.
Principalmente la mindfulness aiuta a:
- ridurre lo stress;
- controllare le emozioni negative;
- aumentare la resilienza emotiva;
- aumentare la concentrazione;
- godersi il momento;
- guardare alla vita con gentilezza.
Aiuta a vedere la propria esistenza da un punto di vista più “neutro”, in modo più obbiettivo e compassionevole. Non saremo più così portati a criticarci ma saremo in grado di capire cosa non va o cosa stiamo facendo di sbagliato in modo tale da rimediare agli “errori” commessi con più tranquillità.
Come funziona la mindfulness?
Per eseguire al meglio questa pratica bisogna rivolgersi a professionisti ben formati, oppure se vuoi arrangiati, puoi fare riferimento ad un libro sul tema, in modo tale da avere delle linee guida lungo il tuo percorso (un libro che ti consigliamo è Metodo mindfulness – 56 giorni alla felicità di Mark Williams e Danny Penman). In entrambi i casi devi comunque tenere bene a mente che la mindfuness non è miracolosa. Dopo la prima seduta non troverai magicamente la soluzione a tutti i tuoi problemi, devi darti del tempo.
Un esempio di esercizio mindfulness: il body scan.
Questo è uno tra i primi e più popolari esercizi della mindfulness. Consiste nel mettersi in una posizione comoda (seduti, distesi o come si sta meglio), rilassarsi e chiudere gli occhi. Fatto questo dovrai stare il più immobile possibile e concentrarti sul tuo corpo. Analizza come fossi uno scanner i movimenti del tuo respiro: dal movimento del torace che si alza e si abbassa all’aria che tocca le tue narici. Ascolta quello che ti dice il tuo corpo: hai caldo? Hai freddo? Senti il bisogno di muoverti? Analizza queste sensazioni dall’esterno, come se ti stessi guardando da fuori. Pensa solo al tuo corpo e alle sensazioni che provi. Potrebbe succedere di cominciare a pensare ad altro, è normale specialmente agli inizi. L’importante è rendersene conto e riuscire a riportare la concentrazione sul corpo e sul respiro.
Otto punti essenziali per la mindfulness.
Per poterti approcciare alla mindfulness nel migliore dei modi devi predisporre la tua mente seguendo questi 8 punti.
- Utilizza la mente del principiante: guarda alle cose con un senso di novità, freschezza e curiosità, come se fosse la prima volta che le vedi.
- Rimuovi il giudizio: devi attuare un’osservazione imparziale rispetto alle tue esperienze. Non etichettare pensieri sensazioni e sentimenti come belli o brutti, buoni o cattivi. Prendine solamente atto e limitali al qui e adesso, non trascinarteli dietro.
- Accettazione: devi prendere le cose per quello che sono e accoglierle.
- Non cercare risultati: non cercare di essere in qualsiasi altro posto che non sia qui e ora.
- Sii imparziale: in questo modo riuscirai a comprendere pienamente la natura del cambiamento con più intuito e compassione.
- Lascia che le cose facciano il loro corso: non fissarti troppo su situazioni negative ma vivile senza contrastarle.
- Abbi fiducia in te: in questo modo riuscirai ad essere più consapevole nelle osservazioni verso di te e a riconoscere cos’è vero e cosa no.
- Autocomprensione: devi coltivare l’amore verso di te senza volerti cambiare e senza auto criticarti.
Non sono atteggiamenti che ti verranno in modo semplice e immediato ma ora che li conosci un po’ sarà più semplice essere consapevole dei meccanismi della tua mente.
Speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a capire un po’ di più sulla tecnica della mindfulness. Ricorda che se vuoi utilizzarla come metodo di rilassamento puoi anche seguire solamente un corso, o documentarti grazie a libri o articoli, ma se la volessi utilizzare con fini psicoterapeutici assicurati di rivolgerti a professionisti che siano certificati per l’utilizzo di questa pratica applicata alla psicologia.