Si può raggiungere la pace interiore?
Partiamo da una definizione: cos’è la pace interiore?
Potremmo definire la pace interiore come una sensazione di equilibrio o felicità soggettiva. È importante la parola “soggettiva” perché il concetto di pace interiore è diverso da persona a persona: per alcuni vuol dire stare in riva al mare a prendere il sole mentre per qualcun altro è semplicemente trovarsi circondati dai propri affetti, non importa dove. Inoltre, per essere in pace a qualcuno basta solo la “pace psicologica” mentre altri hanno bisogno anche di quella fisica. Con un esempio che approfondiremo dopo, ad alcuni basta andare a correre per trovarsi nel loro “posto felice”, altri invece preferiscono fermare sia corpo che mente, magari facendo un po’ di meditazione.
Insomma, ad ognuno il suo. Una cosa però è sicura…
La pace interiore è finita.
C’è una cosa di cui devi essere ben cosciente e consapevole: la pace interiore è uno stato di passaggio, un periodo di tempo che non possiamo mantenere all’infinito dati gli innumerevoli fattori esterni al nostro potere. Pensa alla filosofia dello yin yang: due energie opposte che sono necessarie e si completano l’un l’altra, dove l’esistenza di una dipende dall’altra. Se fossimo sempre in uno stato di pace non lo sentiremmo più come tale, ci lascerebbe indifferenti. Quindi non disperarti se la tua pace interiore non dura chissà quanto, prima o poi tornerà. Quello che puoi fare tu è allenarti a farti influenzare meno dalle circostanze esterne e puoi esercitarti a richiamare la tua pace interiore. Parola chiave: allenarsi.
Due concetti fondamentali da tenere bene a mente.
Ci sono un paio di concetti che torneranno molto utili per la ricerca della tua pace interiore.
Il primo è l’allenamento. Come in molti altri aspetti della nostra vita, la pratica ci aiuta a diventare sempre più bravi e a rendere le cose un po’ più semplici. Anche nella ricerca della pace interiore devi allenarti a richiamare quello stato. L’esempio principe è la meditazione: non puoi metterti a meditare per la prima volta e dopo un’ora pretendere di aver trovato la pace che cercavi. Ci vuole allenamento.
Altro concetto fondamentale è quello dell’accettazione. Per citare Forrest Gump: “La vita è una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita.” Con questo dolce esempio vogliamo farti capire che non puoi sapere cosa succederà. Quando avrai raggiunto la tua pace interiore potrà durare un paio d’ore o anche solo qualche minuto: in qualsiasi caso non te la devi prendere. Puoi solo accettare che le cose vanno e vengono perché dobbiamo vivere la vita con gli eventi che ci presenta. Non possiamo pretendere di averne il totale controllo ma dobbiamo accettarli e viverli nel momento in cui arrivano.
Alcuni esempi pratici per raggiungere la pace interiore.
Come accennato prima, ci possono essere diversi modi per trovare la pace interiore, dipende tutto dalla persona. In questo paragrafo proviamo a vederne tre tra i metodi più popolari: scrittura, sport e meditazione.
Meditazione.
Partiamo dalla meditazione. L’immagine che molti hanno in testa è quella di una persona che, seduta a gambe incrociate su un tappeto e circondata da candele, è isolata dai problemi che la circondano. Come per ogni stereotipo, c’è un pizzico di verità. La meditazione, infatti, è stata scientificamente riconosciuta come mezzo per gestire lo stress e per aumentare il proprio benessere.
Collegandoci al discorso fatto prima, potremmo idealizzare la meditazione come un muscolo: più lo alleniamo, più forte e potente diventerà e più ci sentiremo bene con noi stessi. Ovviamente non per tutti funziona allo stesso modo. Qualcuno sarà in grado di meditare in completa autonomia fin dall’inizio, qualcun’altro avrà bisogno di iniziare a meditare assieme ad un insegnante, tramite corsi in presenza o online. Puoi provare con il più classico yoga (scopri qui i nostri consigli) oppure anche con la mindfulness di cui abbiamo parlato in questo articolo. Insomma, basta iniziare a provare, trovare la soluzione migliore per te e avere un po’ di costanza.
Scrittura.
Magari a qualcuno la scrittura potrà ricordare i temi che dovevano faticare per scrivere quando erano a scuola. Questo però è tutto un altro discorso!
Si può scrivere quello che si vuole: scrivere dei propri sentimenti, fare un diario della propria giornata, mettere nero su bianco cose che vuoi fare e obbiettivi che vuoi raggiungere. Insomma, carta e penna sono tue, quindi dai libero sfogo alla tua vena da scriba! L’importante è prendersi quei dieci minuti di tempo da dedicarsi per liberare la testa dai pensieri e trasferirli su carta (o schermo se preferisci la tecnologia). In questo modo riuscirai anche a connetterti di più con il tuo io interiore.
Sport.
Rispetto a meditazione e scrittura, qualcuno potrebbe preferire un’attività più dinamica e movimentata ed ecco che entra in scena lo sport. Durante l’attività sportiva, oltre ad allenare i muscoli, si riesce anche a “rilassare” la mente. Si riesce a sfogarsi e a far sbollire pensieri e situazioni che ci danno fastidio o che ci allontanano dalla pace interiore a cui aspiriamo. Ci aiuta anche a costruire la resistenza alla fatica, anche qui sia fisica che mentale.
In conclusione, la pace interiore è uno stato che ha inizio e una fine ben delineati e che non sempre dipendono da noi. Quello che possiamo fare è allenarci a richiamarla e ricavarci un po’ di tempo durante le nostre giornate per andare nel nostro “posto felice”.
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